Sentirsi stanchi non significa necessariamente avere una qualche
patologia. I cambi stagionali, ad esempio, con i loro mutamenti di
temperatura e di quantità di ore di luce quotidiani, possono
portare nell'individuo una elevata stanchezza, prolungata per alcuni
giorni.
Anche
altri cambiamenti e fattori esterni ed interni come il lavoro,
i cambiamenti ormonali, un trasloco, un lungo viaggio, un
semplice, ma abbondante pasto, addirittura una vacanza
possono portare forte
affaticamento scompensando gli equilibri psico-fisici
caratteristici di ogni persona.
Per
quanto detto il provare affaticamento
psico-fisico continuo è un qualcosa di nettamente differente
dall'essere afflitti da una, seppur intensa, momentanea
stanchezza; solitamente risolvibile con del riposo.
Tale
affaticamento assai prolungato assume nella persona
la forma di una vera e propria patologia definita
"Sindrome da affaticamento cronico" e può essere imputabile ad
una menomazione fisica, ad esempio anemia, malattie virali o
della tiroide, e/o ad un
disagio
psicologico.
Solitamente
tale sindrome è caratterizzata da sintomi psichici scatenati
da fattori fisici e da sintomi psichici indipendenti dallo
stato fisiologico generale, con una durata di almeno sei mesi.
La
sintomatologia è rappresentata allora sia da problemi fisici,
che da disturbi psichici.
Quelli
fisici possono essere
tensione, debolezza, e/o dolore muscolare, febbre bassa, ma
continua, cefalea, torpore, stordimento, dolore
articolare (alcune volte indotti da
disturbi
psicosomatici), intolleranza alla luce (Fotofobia),
difficoltà di memoria e di concentrazione.
Quelli
psicologici possono invece essere
oscillazione
dell'umore, irritabilità,
sonno
disturbato, difficoltà cognitive, diffusione di
ansia
e forte stress.
Oltre
il perdurare dei sintomi, spesso vi è la loro fluttuazione
nel tempo con l'alternanza di periodi più o meno lunghi di
regressione dei disagi psico-fisici, a periodi di intenso
affaticamento.
La
Sindrome da affaticamento cronico porta con se gravi
conseguenze sulla sfera sociale, lavorativa, familiare,
relazionale proprio per il suo effetto disabilitante anche nelle
più elementari mansioni e semplici rapporti di tutti i
giorni.
Molto
frequentemente alla base di questa problematica vi sono:
-
cambiamenti e/o eventi stressanti;
-
eccessiva attività ed impegni in generale;
-
perfezionismo ed alte aspettative da se stessi;
-
stati di ansia;
-
stati depressivi.
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