Gli
Inalanti sono sostanze chimicamente sintetizzate in grado di
stimolare ed alterare la parte psicologica e neurologica
dell'individuo attraverso i loro vapori densamente composti da
molteplici principi attivi.
L'inspirazione
o l'inalazione di sostanze psicoattivanti ha origini antiche.
Molteplici reperti archeologici hanno infatti messo in evidenza
il fatto che già gli Etruschi e i Greci fossero soliti inalare i vapori di certe
sostanze, come ad esempio incenso, profumo, legno combusto,
etc. durante i loro rituali mistici.
Negli
ultimi anni del Settecento furono scoperte sostanze
anestetiche come il Cloroformio, l'Etere ed il Protossido
d'azoto (meglio conosciuto come Gas Esilerante), il cui
utilizzo varcò il campo medico per approdare a quello di
personale ricerca di attivazione ed eccitazione psico-fisica e di
alterazione della coscienza e della percezione.
Esistono
oggigiorno migliaia di prodotti i cui fumi di evaporazione
esercitano un'azione altamente psicoattiva. In sintesi essi si
possono suddividere in quattro principali categorie:
-
Solventi: colla, petrolio e derivati (ad es. benzina o kerosene), solvente, vernice,
detergente, diluente, acetone, correttore, etc. (contenenti ad esempio
principi chimici quali Benzene, Butile, Isobutile, Toluene,
Percloroetilene, Tricloro Etilene).
-
Gas: lacca, deodorante, aereosol, vernice spray, gas degli
accendini, etc. (contenenti ad esempio principi chimici quali
Florocarburo, Butano, Propano).
-
Nitrati: deodorante per ambienti, profumo, sostanze antigelo,
farmaci, etc. (contenenti ad esempio principi chimici quali Nitrato di
Butile, Nitrato d'Amile, Nitrato d'Isobutile).
- Anestetici: Etere, Cloroformio,
Protossido
d'azoto, etc.
Purtroppo tutte queste sostanze
sono di facile reperibilità, legalmente consentite ed
economiche (per questo vengono anche definite "Droga dei
poveri").
E' facile allora intuire come gli inalanti ed il loro
abuso e dipendenza come sostanze psicoattive siano
pericolosamente diffuse, così come di
conseguenza i seri problemi personali, sociali, lavorativi,
familiari, affettivi, etc. che tutto questo comporta.
Il
consumo degli Inalanti avviene sniffandone i vapori
("Sniffing") direttamente dalla confezione o con
l'aiuto di sacchetti o stracci imbevuti della sostanza stessa.
Gli
effetti degli Inalanti sono similari a quelli ottenuti con l'Abuso
e la Dipendenza da Alcol, ovvero fortemente attivanti ed ipnotico-sedativi.
In
specifico a basse dosi l'effetto degli inalanti è stimolante, ma anche
rilassante e calmante;
questo perchè anch'essi hanno un'azione attivante e poi
depressiva sul sistema nervoso centrale, provocando in tal
modo senso di forza, disinibizione, eccitazione, euforia e
riducendo (apparentemente) ansia, pensieri, preoccupazioni,
tensioni e la propria coscienza e percezione del sé.
Ad
alte dosi invece possono verificarsi allucinazioni, forte
alterazione dell'umore e sintomi psicotici ed anche il sistema
nervoso autonomo viene influenzato, con la conseguente totale
perdita di coscienza, realtà e di regolare funzionamento
dell'apparato cardiocircolatorio, respiratorio ed omeostatico.
In
tal modo si possono pericolosamente abbassare la temperatura, ridurre la
respirazione e/o alterare il ritmo e la pressione cardiaca.
Tali situazioni possono anche indurre e provocare, nei casi
più gravi, l'improvvisa morte della persona (ad es.
per insufficienza
cardiaca, soffocamento, ipotermia, etc.).
Gli
effetti degli Inalanti sono intensi, poiché i loro principi
attivi raggiungono velocemente il sangue attraverso l'apparato
respiratorio, ma la loro azione è anche molto breve (pochi
minuti).
E'
per questo
che chi abusa di tali sostanze tende ad assumerle frequentemente, spesso
dunque in dosi molto ravvicinate, aumentando così la
probabilità di innescare una dipendenza e comunque aumentando
in modo esponenziale i possibili pericoli e le dannose
conseguenze psico-fisiche (già gravi con bassi dosaggi).
Le
conseguenze positive percepite dall'individuo lo spingono alla
ripetizione del consumo di Inalanti nel tempo; in breve tale
reiterazione si può trasformare in vera e propria
dipendenza
con riconoscibili e pesanti sintomi di Tolleranza (la
necessità di aumentare la dose per ricevere gli stessi
effetti precedentemente sperimentati), di Craving (pensieri
fissi, impulsi intensi e comportamenti compulsivi verso il procurarsi ed
il consumare la sostanza) ed infine di Astinenza (segni
psico-fisici negativi e fortemente sgradevoli in conseguenza
dell'assenza più o meno forzata della sostanza).
Anche
tali sintomi di Tolleranza, Craving ed Astinenza sono molto similari a quelli indotti dall'abuso e
dipendenza da alcol.
A livello psichico l'abuso e la
dipendenza da inalanti può comportare irritabilità,
agitazione, distorsione della percezione dello spazio e del
tempo, confusione mentale, compromissione cognitiva,
attacchi
di panico,
alterazione
dell'umore,
problemi di ansia e di
sonno,
allucinazioni, paranoia e altri
sintomi di
tipo psicotico.
A
livello fisiologico possono invece comparire sintomi come emicrania, nausea, vomito, dolori e crampi
muscolari, affaticamento, congiuntivite, diplopia (vista
doppia), iper sensibilità alla luce, epistassi, ulcere nasali e boccali, alitosi,
problemi cardiovascolari (aritmia, tachicardia, aumento o
diminuzione della pressione) e respiratori (rinite, bronchite,
tosse persistente), abbassamento della temperatura, equilibrio
e coordinazione motoria disturbati, tremori, perdita di peso e
danni epatici e renali, così come al cuore, ai polmoni e al
cervello (ad esempio per anossia, ovvero per l'interruzione di
sangue ossigenato o per neuropatia tossica, cioè
avvelenamento celebrale).
Tra
i Nitrati vi è il cosidetto "Popper", sostanza
incolore chimicamente derivato dal Nitrato di Amile usato
nella preparazione di alcuni tipi di farmaci e reperibile in
piccole fiale o contenitori in vetro (da qui il nome Popper, ovvero
il suono che producono tali fiale quando vengono aperte).
I fumi di tale liquido,
dopo esser stati inalati, provocano una sensazione di eccitazione ed euforia molto forte, ma di durata breve.
Il
Popper rappresenta uno degli inalanti più pericolosi, visto
che può provocare seri danni sia neurologici, che
cardiovascolari.
Le
cause alla base dell'utilizzo, sia in forma di abuso, che di
dipendenza, degli Inalanti sono multifattoriali. Vi sono
infatti causalità legate alle capacità attivanti,
disinibenti, ipnotiche e sedative di tali sostanze e
caratteristiche personali, interpersonali, socio-familiari e
di contesto, come ad esempio situazioni di ansia diffusa,
umore altalenante, problemi in famiglia, sul lavoro e/o in
campo affettivo-relazionale.
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