La Schizofrenia è uno dei più gravi e comuni Disturbi
Psicotici;
il
suo nome deriva dal greco con il significato di "mente divisa",
sulla base dei suoi caratteristici sintomi.
Le manifestazioni della
Schizofrenia interessano le principali funzioni cognitive
così come le emozioni ed il
comportamento della persona.
Lo schizofrenico risulta infatti
del tutto estraneo all'ambiente circostante e agli accadimenti
personali ed interpersonali esterni, ritirandosi in un mondo
tutto suo e reagendo agli stimoli in modo incoerente ed
incomprensibile.
Dunque
la Schizofrenia rende progressivamente frammentata la
personalità e le modalità di scambio interpersonale,
coinvolgendo in tal modo non solo la sfera sociale, ma anche
il nucleo familiare.
La
Schizofrenia insorge più di frequente intorno alla fine dell’adolescenza o all’inizio della vita
adulta, ovvero tra i 15-17 e i 25-30 anni.
Secondo recenti studi, una persona su tre riesce a guarire, un terzo dei pazienti
necessita invece di un lungo trattamento, che però non
consente una totale remissione e ritorno alle normali
attività e dinamiche sociali, e un ultimo terzo nel quale la
patologia tende purtroppo a cronicizzare.
Tutt'oggi
vi sono molteplici teorie sulle possibili cause della
Schizofrenia, le quali non hanno però ancora chiarito una o
più causalità certe, ma piuttosto una serie di fattori che
possono predisporre verso tale malattia come: -Fattori genetici (chi ha in famiglia casi di Schizofrenia va incontro ad
una maggiore probabilità di sviluppare tale patologia
rispetto alla popolazione generale. Secondo alcune teorie componenti
genetiche sarebbero attivate da elementi esterni come ad
esempio difficili dinamiche familiari e scolastiche) -Complicazioni del
parto -Fattori biologici (chi sviluppa la Schizofrenia
avrebbe una alterazione dei
neurotrasmettitori, che produrrebbero
eccessive quantità di dopamina responsabile dei sintomi più
marcati come ad esempio i deliri). -Fattori psicologici -Fattori Sociali (la Schizofrenia tende a
svilupparsi in particolare nelle categorie meno abbienti della popolazione e con
scarso livello culturale) Nel
periodo di esordio della Schizofrenia possono aver luogo
sintomi
ossessivi, come la convinzione di
sentire voci, alta sospettosità, chiusura sociale, perdita di interesse per le
principali e personali attività (tanto da poter essere
confusi con dei
sintomi depressivi). In
un secondo momento si manifestano le dissociazioni rispetto all'ambiente
circostante. La
persona non reagisce più a quelle situazioni che solitamente suscitano emozioni,
smarrisce interessi ed energie e tende a
ridurre progressivamente i contatti sociali, fino al totale isolamento. I sintomi della schizofrenia possono presentarsi in
modo episodico o in modo cronico e solitamente vengono suddivisi in due
classi:
1 - Sintomi positivi o produttivi -Deliri (pensieri e convinzioni assolute
ed incontestabili, ma prive di una base realistica)
-Allucinazioni (percezioni sensoriali di stimoli del tutto
irreali) -Disturbi del pensiero
(dissociazione ed influenzamento del pensiero, neologismi,
confusione e disorganizzazione delle parole)
2 - Sintomi negativi
-Disturbi dell'affettività
(appiattimento ed ambivalenza affettiva, contraddizioni
affettive, autismo)
-Anedonia
(mancanza di emozioni, abulia, isolamento ed
apatia)
-Disturbi catatonici
(immobilismo e mutismo, esplosioni
incontrollate di aggressività, comportamenti bizzarri)
Nella schizofrenia
si possono infine individuare diversi sottotipi:
-Forma paranoide,
(dove vi è una marcata
prevalenza di deliri e/o di allucinazioni rispetto agli altri
sintomi)
-Forma disorganizzata,
(dove vi è una marcata
prevalenza di eloquio e comportamento disorganizzati rispetto
agli altri sintomi)
-Forma catatonica,
(dove vi è una marcata
prevalenza di sintomi catatonici, con forti disturbi
psicomotori fino all'immobilismo, rispetto agli altri sintomi)
-Forma indifferenziata
-Forma
residua
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