Il Tabagismo è una
seria e dannosa forma di dipendenza sia psicologica che fisica
indotta e mantenuta dall'assunzione compulsiva e
quantitativamente eccessiva di tabacco, il cui principio
attivo è la nicotina.
Il
consumo di Tabacco avviene con la combustione di foglie secche
della pianta del Tabacco, arrotolate o sminuzzate, come nel caso di sigari o pipa,
o con la bruciatura del tabacco e la
successiva eventuale inspirazione dei fumi derivanti, come avviene nel consumo di
sigarette.
La
pratica di bruciare foglie di Tabacco essiccate inspirandone
il fumo era diffusa tra gli indigeni americani e in seguito
alla scoperta del nuovo mondo è stata introdotta
successivamente anche in Europa.
La
Dipendenza da Nicotina rappresenta ad oggi una delle problematiche
più pericolose per la salute generale della persona,
rientrando in generale tra le prime cause di
mortalità nel mondo e tra le principali
causalità di morte prematura in specifico.
La
Nicotina agisce in pochi secondi a livello del sistema nervoso come
un calmante, ma anche come uno stimolante provocando sensazioni di
attivazione, piacevolezza e benessere generale. Purtroppo
però il consumo di Tabacco porta anche numerose e dannose
conseguenze sia psicologiche che fisiche.
A
livello psicologico vi può essere aumento di
ansia,
alterazione
del sonno,
umore
altalenante, irritabilità.
A
livello fisiologico possono invece subentrare problemi come
manifestazioni asmatiche, enfisema, bronchite cronica,
faringite, laringite, esofagite, invecchiamento cutaneo,
aumento di pressione e frequenza cardiaca, problemi e malattie
cardiovascolari, tumore alla lingua, alla laringe, all'esofago
o al polmone.
I rischi per la salute fisica sono inferiori per i fumatori di pipa e di
sigari, visto che essi raramente inalano il fumo; rimane
comunque il grave rischio di poter sviluppare un cancro alla
bocca.
Il
fumo, spesso ritratto in passato con attori,
attrici e personaggi famosi e carismatici, è ancor oggi
associato da molti individui, in particolare dai più giovani,
a qualcosa che riesce a dare fascino, importanza e ad un
comportamento che facilita l'aggregazione ed il riconoscimento
sociale e di gruppo.
Il
consumo di Tabacco viene visto ed utilizzato da molte persone
per darsi un contegno, una sorta di rilevanza tra gli altri
e/o per superare i timori sociali, il senso di inadeguatezza
in mezzo ad altri o la personale timidezza in situazioni
socialmente connotate.
Il
fumare si associa anche a tempi e gestualità che, con il loro
ripetersi, possono produrre ulteriore dipendenza
psicologica.
La
mente ed il fisico si abituano progressivamente ed
inesorabilmente a certe quantità di nicotina seguendo un
meccanismo definito assuefazione. La persona ha allora bisogno
di quantità di Nicotina maggiori per raggiungere gli effetti
provati prima con dosi inferiori (Tolleranza) e prova sintomi
psicologici e fisici nefasti, come ansia,
irritabilità ed aggressività, quando essa non è per
un motivo o per l'altro immediatamente disponibile; ad esempio
nel caso in cui vi sia un
semplice divieto di fumare (Astinenza).
L'Astinenza
da Tabacco comporta molteplici sintomi negativi come: umore
altalenante o depresso, irritabilità, impazienza,
irrequietezza, insonnia, difficoltà di concentrazione,
rabbia, aumento di appetito e conseguente aumento di peso.
Per
reprimere tali sintomi spiacevoli l'individuo rifuma, avviando
e poi sostenendo un
circolo sempre più vizioso nel quale la quantità di Nicotina
consumato, ad esempio il numero di sigarette fumate, aumenta
sempre più, attestandosi e mantenendosi a valori seriamente
pericolosi per la vita della persona stessa. Secondo tale
dinamica si è
formata una vera è propria
dipendenza
psico-fisica.
Spesso
il consumo di Nicotina diventa compulsivo, con pensieri e
desideri molto ricorrenti ed intensi verso la sostanza e la
sua assunzione (Craving), ovvero privo di controllo anche se
la persona è pienamente cosciente dei realistici rischi che si corre
e dei gravi danni che esso può comportare.
Le
causalità alla base del Tabagismo sono legate alle
caratteristiche chimiche della nicotina, ma anche alla
soggettività generale della persona e alla connotazione
sociale del fumare. Il principio attivo del tabacco
interferisce con i neurotrasmettitori del sistama nervoso e al
contempo stesso fattori personali e sociali possono
incrementare e cronicizzare il suo utilizzo.
Si
instaura così una vera e
propria dipendenza dove contemporaneamente le composizioni
chimiche interagiscono con i meccanismi neurologici e
viceversa le componenti personali attivano, amplificano, mantengono ed
aumentano le caratteristiche del principio attivo.
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