Gli Acidi Grassi (in inglese Fatty Acids) rappresentano le
molecole costitutive della maggior parte dei Lipidi sia di
origine animale, che vegetale. Essi
sono
di diverse tipologie e per questo solitamente vengono distinti
sulla base della più o meno presenza di doppi legami chimici
alla base delle loro strutture (le quali tecnicamente sono a forma di catena
idrocarburica). In tal modo la divisione è tra: -Acidi grassi saturi se tali legami sono assenti (ad
esempio: Acido caprilico, Acido
palmitico, Acido stearico); -Acidi grassi insaturi se i legami
invece sono presenti. Inoltre essi vengono ulteriormente definiti monoinsaturi o polinsaturi
a seconda che vi sia un solo doppio legame oppure vi sia più
di un doppio legame (ad esempio: Acido arachidonico, Acido
linoleico, Acido linolenico, Acido oleico). Sono
proprio questi ultimi, ovvero gli Acidi grassi polinsaturi,
ad
essere essenziali, cioè necessari all'organismo in quanto
fondamentali per tante sue componenti e quindi più in
generale propositivi al mantenimento di una buona salute sia fisica,
che psichica. Tali sostanze sono essenziali anche perché il corpo stesso non
è in grado di produrli in modo autonomo. Gli
Acidi grassi polinsaturi vengono anche
definiti "PUFA", acronimo
di "Polinsatured Fatty Acids", ma sono anche e soprattutto conosciuti
con il nome di "Omega" seguito da un numero (3, 6,
9). Tale
indicazione prende sempre origine da una classificazione fatta
sulla base strutturale di queste sostanze; in specifico tale numero indica quanti atomi di carbonio ci sono a partire dall'ultimo
atomo di carbonio, chiamato "carbonio omega", dall'ultima
lettera dell'alfabeto greco (e da qui il nome), fino ad
arrivare al primo doppio legame. In
base a ciò vengono
distinti diversi gruppi di Acidi grassi: -
Omega 3 Dove
il doppio legame è presente sulla terza molecola di carbonio a
partire dalla fine della struttura chimica a catena che li
contraddistingue. Tale gruppo ha come precursore l'Acido
linolenico o alfa-linolenico (ALA), dal quale mediante
processi organici interni vengono ottenuti Acido
eicosapentaenoico (EPA) e Acido docosaesaenoico (DHA). Tutti questi
Acidi grassi costituiscono il gruppo degli Omega 3. -
Omega 6 Dove
il
doppio legame è presente sulla sesta molecola di carbonio a
partire dalla fine della struttura chimica a catena che li
contraddistingue. Tale gruppo ha come precursore l'Acido
linoleico, dal quale mediante processi organici interni
vengono ottenuti Acido arachidonico (AA) e Acido
gamma linoleico (GLA). Tutti questi Acidi grassi costituiscono il
gruppo degli Omega 6. L'Acido
arachidonico può essere ottenuto anche dall'Acido linolenico
e più in generale tutti gli Acidi grassi polinsaturi prodotti
mediante meccanismi organici di trasformazione interna possono
anche essere ritrovati ed introdotti saltando questo passaggio
attraverso alimenti che li contengono già direttamente nella loro forma
chimica come: crostacei, olio di pesce, pesce. -
Omega 9 Dove
il doppio legame è presente sulla nona molecola di carbonio a
partire dalla fine della struttura chimica a catena che li
contraddistingue (ad esempio Acido oleico). Va però
sottolineato che gli Omega 9 non fanno
parte degli Acidi grassi polinsaturi, ma bensì di quelli monoinsaturi.
Gli
Acidi grassi polinsaturi, in specifico gli Omega 3 e gli Omega
6, come accennato, rappresentano sostanze essenziali al
benessere globale dell'organismo (sono infatti anche detti
"EFA" dall'inglese
"Essential
Fatty Acids"), ed hanno molteplici
importanti funzionalità, tanto che vengono ulteriormente definiti
Vitamina F, laddove la F è stata ripresa appunto dalla prima
lettera del termine inglese "Fatty Acids".
Gli
Omega 3 e gli Omega 6 hanno la capacità di prevenire
pericolosi
depositi di colesterolo, trigliceridi e coaguli nel sangue (e
dunque di prevenire l'infarto trombotico), di controllare l'innalzamento pressorio,
di abbassare il colesterolo LDL (quello "cattivo") ed
aumentare il colesterolo HDL (quello "buono").
Altre
importanti virtù degli Acidi grassi polinsaturi sono quelle di mantenere elastica e permeabile la membrana cellulare,
di conservare il sistema dermico in salute, il sangue fluido e l'apparato
vascolare elastico e funzionale (evitando l'indurimento dei
vasi), di mediare la produzione di piastrine, prostaglandine ed
ormoni, e infine di fornire in generale le loro ulteriori
proprietà antinfiammatorie (proprio come ad esempio alcune
Vitamine
o il Selenio).
In
tal modo gli Omega, in particolare gli Omega 3, svolgono
vitali funzioni protettive nei confronti di patologie
cardiovascolari come aritmia, ipertensione, infarto; nel caso
di eccessiva presenza di trigliceridi e/o zuccheri; nei
confronti di problemi dermatologici e di disturbi di tipo
neurologico e psicologico, come ad esempio apatia, disturbi
cognitivi, calo dell'umore, demenza (in quanto
vanno a costituire e mantenere sane anche le cellule del
sistema nervoso, con un essenziale aiuto salutare anche nei
confronti dell'apparato neuropsicologico dell'individuo).
Il
giusto apporto dietetico di Acidi grassi polinsaturi abbatte
allora il rischio di sviluppare
disturbi
psicologici o neurologici come
demenza, dislessia,
depressione,
disturbo dell'attenzione ed iperattività,
disturbo bipolare,
nevrosi,
schizofrenia.
A riprova di questo vi sono anche le misurazioni di alcuni
studi nei quali si sono riscontarti dei bassi livelli di Omega 3 a livello ematico
proprio in persone afflitte da
problematiche psichiche e/o psichiatriche.
Gli
Omega 3 sono infatti implicati in molteplici aspetti del
funzionamento e della fisiologia del sistema nervoso come
l'attività di trasmissione del segnale e dei canali ionici,
l'attività enzimatica cerebrale, la permeabilità, la funzionalità
generale e la composizione dei Fosfolipidi della membrana delle cellule nervose,
lo sviluppo del tessuto nervoso
nel neonato. Inoltre un
apporto cospicuo di Omega 3 incrementa i livelli sia di Serotonina,
che di Dopamina, ovvero dei principali Neurotrasmettitori mediatori
dello stato umorale della persona.
Alcune
ricerche hanno poi messo in evidenza che tali Acidi grassi
polinsaturi dovrebbero rivestire un ruolo benefico anche nella prevenzione della degenerazione maculare, una
forma di cecità abbastanza comune, e nel contrastare casi di
asma, artrite, patologie renali e malattie oncologiche sulla
base della loro ulteriore azione antinfiammatoria.
Va
poi sottolineato che gli Acidi grassi polinsaturi riescono anche a fornire
all'organismo buone dosi di energia, visto che un grammo di
tali sostanze è in grado
di dare circa 9 Kilocalorie, ovvero oltre il doppio rispetto alla
stessa quantità di Carboidrati o di Proteine.
Infine gli Acidi grassi essenziali, ad esempio
l'Acido Linolenico (Omega 3), possono consentire e partecipare alla sintesi di altri Acidi
grassi polinsaturi ancora, come ad esempio l'Acido
Arachidonico (Omega 6), precursore delle prostaglandine e di
altre molecole attive ancora.
Il
fabbisogno di Omega 3 e Omega 6 viene assicurato da
un
regime
alimentare vario ed equilibrato, costituito da molteplici
varietà di
cibi.
Tali Acidi grassi polinsaturi sono in particolare presenti in
alimenti come: crostacei,
frutta secca (es. noci),
legumi, olio di fegato di merluzzo, oli di semi (es. olio di
cartamo, di colza, di girasole, di lino, di mais,
di riso, di soia), olio d'oliva,
pesce (es. acciughe, pasta d'acciughe, salmone, sgombro, tonno,
aringa, merluzzo), semi oleosi, ribes, uova, uva, zafferano, verdure a
foglia verde.
Tali
alimenti ricchi di Acidi grassi polinsaturi vanno consumati il più possibile in
modo fresco e naturale, in quanto la loro lavorazione e
cottura può degradare la composizione degli Acidi grassi
deattivando sensibilmente le loro fondamentali proprietà.
A
livello alimentare per assicurarsi un'adeguata introduzione di
Omega, in stile
Dieta
mediterranea, è opportuno introdurre almeno 2-3 porzioni
di pesce nell'arco della settimana, senza trascurare il
consumo di olio d'oliva e/o di semi, legumi, vegetali a foglia
verde, uova e, quando possibile o la stagione lo consente,
degli altri cibi sopraindicati.
Occorre
allora aumentare la quantità di pesce nella dieta, laddove la
popolazione occidentale per cultura e tradizioni non ne
consuma quanto quella orientale, la quale infatti è meno soggetta
ad esempio a problemi e disturbi di tipo
cardiovascolare.
Il vecchio detto "il pesce è uno dei
carburanti del cervello", non è allora solo una diceria, ma
un buon suggerimento per agevolare e mantenere nel tempo una
buona salute sia del fisico, che della mente.
N.B. L'assunzione di sostanze
naturali, che possono risultare un valido aiuto in caso di
leggeri sintomi psicologici, dovrebbe essere consigliata e
seguita da un medico.
Sarebbe
magari ulteriormente utile associare al loro utilizzo un aiuto ed
un
supporto di tipo
psicologico.
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