La tendenza a promuovere l'acquisto
da parte della pubblicità, negli anni sempre maggiore, ha
convinto molti individui che il possesso di un prodotto sia sinonimo
di benessere interno ed esterno e dunque di felicità.
Tale fenomeno
è cresciuto così tanto da creare in certe persone, nelle quali
magari vi
sono già dei disagi personali, il cosidetto shopping compulsivo,
il quale, quasi sempre, sfocia in una vera e propria dipendenza
dagli acquisti con sintomi psico-fisici simili alla
dipendenza da
sostanze.
Lo
shopping
compulsivo è principalmente caratterizzato da una tendenza
a manifestare una sorta di
ossessione-compulsione verso gli
acquisti, ovvero continui pensieri circa lo shopping e ripetitivi ed
incontrollabili comportamenti di acquisto.
La tendenza
è quella di
comprare in particolare oggetti inutili e non indispensabili, e
addirittura senza seguire i propri gusti e senza tener conto delle
proprie disponibilità finanziarie.
Una
delle cause di natura psicologica può esser quella di ricercare una
propria identità e sicurezza nell'acquisto e nell'oggetto stesso
appena comprato.
Altra possibile causa psicologica è quella della
ricerca di emozioni, sensazioni e sentimenti di benessere e
felicità e il cercare di colmare un vuoto interiore.
L'acquisto
compulsivo certe volte rappresenta uno dei sintomi di un disturbo
psicologico diverso.
A tal proposito si possono distinguere due tipi di
consumo patologico:
-
Il
primo è la cosidetta "consumopatia abusiva", in cui l’acquisto è un sintomo di un disturbo psicologico,
come la depressione, il
disturbo bipolare o altri
disturbi
dell'umore o l’ansia o altri
disturbi
d'ansia.
Dunque esso è
dovuto ad impulsi compensatori.
-
Il
secondo e la cosidetta "consumopatia morbosa" o da dipendenza,
contraddistinta da ripetuti acquisti dovuti ad impulsi compulsivi
incontrollabili.
La presenza di un
deficit nel controllo dei propri
impulsi è rappresentato dall’impulso a
comprare, vissuto come irresistibile ed incontrollabile.
Tali caratteristiche rendono lo shopping compulsivo simile ad altre manifestazioni di scarso controllo, come
ad esempio il
gioco d’azzardo patologico o la dipendenza da alcol,
comprese le crisi di astinenza e i sintomi di dipendenza.
Alcune volte, a partire da fattori esterni, come i messaggi pubblicitari,
le persone frequentate o i modelli sociali, si generano particolari credenze
che si tramutano in convinzioni surreali circa la positività e i
vantaggi legati all’acquisto di un prodotto, fino a pensare che
esso sia capace di compensare o persino risolvere i propri disagi interni.
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