Il termine "Psicosi"
indica i vari e
molteplici
disturbi che influenzano le funzioni psico-cognitive fino
a far perdere alla persona il normale e reale rapporto con la
realtà circostante. La
Psicosi porta a rapidi ed improvvisi mutamenti dell'umore e
delle capacità psichiche con l'insorgenza di tipici sintomi
quali: -
idee
e convinzioni bizzarre; -
confusione mentale e scarsa
logica; -
allucinazioni; -
espressioni linguistiche e frasi poco chiare e/o incoerenti
e/o senza alcun senso; -
difficoltà di concentrazione e di memoria; -
cambiamenti o distacchi emotivi improvvisi e senza motivo e
frequenti
sbalzi di
umore;
-
cambiamenti improvvisi nel comportamento (ad esempio
alternanza di eccessiva attività a totale passività) ed
atteggiamenti comportamentali strani ed incoerenti.
Tale
quadro sintomatologico può chiaramente mutare in base alla
persona e al tempo.
Solitamente
la prima volta nella quale l'individuo mostra tali sintomi
psicotici che non capisce e/o dei quali non si accorge, viene
definito primo episodio di psicosi.
Esso è contraddistinto da
sintomi molto intensi e appunto sconosciuti, i quali possono
indurre forte ansia, confusione,
paura.
L'episodio
psicotico si può suddividere in tre diverse fasi, la cui
durata è soggettiva.
-
1 - Fase prodromica
Sintomi
vaghi e scarsamente notabili. Possibile presenza di mutamenti
emotivi, percettivi e cognitivi.
-
2 - Fase acuta
Sintomi
psicotici intensi e persistenti come allucinazioni, confusione
cognitiva, deliri, etc.
-
3 - Fase del recupero
Momento di possibile risoluzione dei sintomi attraverso un
aiuto psicologico e farmacologico.
La
Psicosi può essere influenzata nel suo esordio, o addirittura
provocata da diversi fattori e combinazioni esterne alla
persona. Tali concause o causalità possono essere:
-
utilizzo di sostanze psicoattive (droghe, alcol, etc.) e/o
l'astinenza da esse;
-
danni celebrali o malattie fisiche;
-
improvvisi eventi fortemente stressanti (Psicosi reattiva).
In
linea generale molte ricerche hanno ipotizzato che la psicosi
ha cause multifattoriali ovvero sia psicologiche, che fisiche,
le quali possono dar luogo a sintomi e disturbi psicotici
solitamente durante l'adolescenza o la prima età adulta
(periodi di maggiore vulnerabilità e tensione interiore),
magari ulteriormente sospinti da
uso di sostanze psicoattive e
cambiamenti personali, socio-familiari, e affettivo-relazionali.
Esistono
infine diverse tipologie di disturbo psicotico:
-
La Schizofrenia;
-
Il
Disturbo Schizofreniforme;
-
Il
Disturbo
Schizoaffettivo;
-
Il Disturbo Delirante;
-
Il
Disturbo Psicotico breve;
-
Il Disturbo Bipolare (Psicosi
maniaco depressiva);
-
La
Depressione
Psicotica
(ovvero una grave forma di depressione abbinata a sintomi
psicotici, con l'assenza però di crisi maniacali tipiche del
Disturbo Bipolare).
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