L'utilizzo
patologico di Internet, in inglese "Patological Internet Use"
(PIU), può essere di due tipi:
-
Specifico,
il quale contraddistingue le persone dipendenti da una
funzione specifica di Internet, ad esempio materiale erotico,
gioco
d'azzardo, aste, etc. Tale forma di dipendenza è definita
contenuto-specifica e potrebbe aver modo di venir fuori anche senza la
presenza della rete.
-
Generalizzato,
che comprende un diffuso e marcato utilizzo di Internet che spesso si tramuta in perdita di tempo online
senza motivi precisi.
Tale uso patologico è instaurato e
mantenuto dalla frequentazione assidua delle chat e dal
frenetico e compulsivo controllo della posta elettronica.
Secondo
recenti studi l'utilizzo patologico di internet deriverebbe da
pensieri problematici ed atti comportamentali che li mantengono o
che addirittura li accrescono.
Dunque
una delle possibili cause psicologiche potrebbe essere una dinamica
simile a quella che scatta nelle
ossessioni e compulsioni dove
particolari cognizioni, le ossessioni, generano comportamenti
compulsivi, le compulsioni, negativi per le vita dell'individuo e con i quali egli
cerca di placare l'ansia derivante dalle cognizioni stesse.
In
altre parole l'abuso di Internet innescherebbe e/o faciliterebbe
questi pensieri ossessivi, i quali successivamente causerebbero i
comportamenti compulsivi, come quelli di stare ore al computer o di
controllare infinite volte al giorno la posta elettronica, in un
circolo sempre più vizioso.
Per
quanto detto una dei fattori chiave nell'uso patologico di Internet è il rinforzo che
l'individuo riceve dall'uso stesso, proprio come in un condizionamento operante
dove egli cerca nuovi utilizzi virtuali per raggiungere stati
psico-fisici simili.
Le
cognizioni che possono instaurare il processo ossessivo-compulsivo
possono essere:
-
pensieri distorti
del sé
caratterizzati da una prolungata e profonda ruminazione centrata su
se stessi, la quale porta a dubbi, bassa autostima e a ricordare gli episodi più rinforzanti circa
le esperienze su Internet, mantenendo così il circolo vizioso.
-
pensieri
distorti sul contesto caratterizzati da una prolungata e
profonda ruminazione centrata sul mondo esterno.
Il
PIU può anche esser correlato al contesto sociale dell'individuo,
in particolare alla mancanza di un supporto sociale da parte della
famiglia e/o degli amici.
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