Il
Selenio è un minerale essenziale per la salute psico-fisica
dell'organismo in quanto rappresenta uno delle principali
sostanze antiossidanti naturali. E' presente e necessario in
piccole quantità, appartiene infatti al sottogruppo dei Sali
Minerali definiti "Microelementi", ma è indispensabile per le sue
virtù protettive e anti-age. Il
Selenio è infatti capace di proteggere la cellula dagli
attacchi dei cosidetti Radicali liberi, ovvero delle sostanze
di scarto derivanti da processi organici, le quali possono arrecare
danni a livello cellulare ed instaurare così problemi e
disturbi più o meno gravi ed accelerare i normali processi di
invecchiamento (è bene ricordare che la quantità di Radicali
liberi possono aumentare con certi stili comportamentali
come uso di tabacco, abuso di alcol, eccessivo consumo di
grassi, etc.). Per
quanto detto il Selenio può essere utile nella prevenzione di patologie e
malattie croniche e/o letali come quelle cardiovascolari o
oncologiche (tumori), grazie appunto alle sue virtù anti
ossidazione. In
specifico il Selenio è implicato come cofattore nella composizione di un
importante enzima
antiossidante detto "Glutatione Perossidasi" e
nell'attivazione dell'enzima "Superossidodismutasi" (SOD), i quali sono in grado di proteggere le cellule del corpo dalle
pericolose e dannose dinamiche ossidative dei Radicali liberi e di mantenere la
membrana cellulare sana e forte. Il
Selenio attiva anche la formazione del cosidetto Coenzima Q (o
Ubichinone o anche Vitamina Q), ovvero una molecola coenzimatica di natura lipidica
con proprietà antiossidanti ed avente la capacità di
sollecitare il sistema
immunitario e di facilitare il trasporto di ossigeno a
livello cellulare. Il
Selenio è rintracciabile in molte Proteine vitali dette
proprio per
questo "Selenioproteine". In specifico vi sono le
"Perossidasi", le quali hanno cruciali proprietà
antinfiammatorie e protettive dai Radicali liberi, le "Deiodinasi",
che invece sono attive nei processi di produzione degli ormoni
tiroidei, ed infine altre Proteine ancora utili nella riparazione del DNA.
La
proprietà
antiossidante del Selenio è simile a quella svolta
da
altre sostanze come il
Betacarotene
(precursore della Vitamina A), la
Vitamina C, gli Acidi
grassi essenziali
Omega
3, la
Vitamina
E (con la quale inoltre agisce in sinergia), ed altre ancora
tutte quante assunte attraverso la
quotidiana
alimentazione
che deve essere il più possibile variegata nella tipologia dei cibi introdotti ed
equilibrata nelle loro quantità.
Come
accennato sopra il Selenio protegge tutte le molteplici cellule
dell'organismo dagli attacchi dei Radicali, degli agenti
esterni e del passare del tempo; dunque esso svolge tali funzioni anche
verso le cellule che formano i tessuti dermici, cardiaci e nervosi,
fornendo così protezione alla pelle, al cuore e al cervello (apparato
dermico, apparato
cardiovascolare e sistema nervoso), contrastando il loro
danneggiamento ed invecchiamento e agevolando quindi il mantenimento di una
generale buona salute sia fisica, che
psicologica.
Altre
importanti proprietà sono quella di agevolare e mantenere in
buona salute il sistema immunitario della persona, così come
quello tiroideo, alla base del metabolismo degli
alimenti,
attraverso la mediazione della sintesi degli stessi ormoni
tiroidei (infatti insieme a Iodio e
Zinco influenza e media la
funzionalità della Tiroide).
Il
Selenio è inoltre un valido aiuto nella prevenzione della
cataratta, della retinopatia diabetica, della
calcificazione dei vasi sanguigni, e nel contrastare la
presenza nel corpo di metalli tossici come arsenico, cadmio,
mercurio, piombo, tallio, favorendo la loro inattivazione,
metabolizzazione e rimozione.
La
principale fonte di Selenio sono i cereali (in particolare
quelli integrali), i vegetali e gli alimenti di origine
animale (carne, frattaglie, latte e derivati), anche se la percentuale in
essi contenuta di tale micronutriente dipende da quella che
contraddistingue il terreno di coltivazione o quello sul quale
si cibano gli animali dai quali verranno ottenuti in seguito i
vari alimenti. A
riprova di ciò vi è il fatto che la
carenza cronica di Selenio provoca una patologia cardiaca,
caratterizzata dalla dilatazione dei tessuti, la quale espone maggiormente a ipertensione e infarto del miocardio, conosciuta come
"Morbo di Keshan" e molto diffusa in certe zone della Cina
costituite da terreni appunto molto poveri di Selenio
(tale malattia può comunque essere fermata se il minerale viene
reintegrato). Anche le famose "patate al Selenio" testimoniano il
rapporto tra alimenti e contenuto di tale sostanza, laddove
esse sono ottenute con l'aggiunta di Selenio in percentuali
variabili durante la concimazione del terreno di coltura. Il
Selenio è contenuto in buone percentuali anche in:
lievito
di birra, pesce (es. tonno, acciughe, merluzzo), soia, frutti di mare (es.
ostriche), uova, frutta secca (es. noci). Il
fabbisogno giornaliero di Selenio si aggira dai 35 ai 55
microgrammi al giorno (anche se non vi sono precise e
raccomandate dosi giornaliere) e la quantità introdotta
andrebbe leggermente aumentata durante il periodo della
gravidanza e dell'allattamento. La
carenza di Selenio può provocare
abbassamento delle difese immunitarie, invecchiamento precoce,
maggior esposizione a possibili infezioni, virus e/o patologie
oncologiche, problemi e disturbi muscolari, dermici,
cardiovascolari, riproduttivi e/o tiroidei,
stress,
ansia,
stato
umorale discontinuo o
umore
basso. Va
comunque sottolineato che anche un eccesso di questo minerale,
detta "Selenosi" può comportare sintomi
psico-fisiologici negativi come spossatezza, nausea,
debolezza, alitosi, perdita di capelli, unghie fragili e/o macchiate,
vomito, disturbi della pelle, problemi gastrici, suscettibilità, confusione
mentale, fino anche, nei casi più gravi, ad alterazioni neurologiche con
convulsioni, sonno eccessivo e problemi motori.
N.B. L'assunzione di sostanze
naturali, che possono risultare un valido aiuto in caso di
leggeri sintomi psicologici, dovrebbe essere consigliata e
seguita da un medico.
Sarebbe
magari ulteriormente utile associare al loro utilizzo un aiuto ed
un
supporto di tipo
psicologico.
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