La caratteristica
principale del Sonnambulismo è la ripetizione di episodi
costituiti da movimenti motori complessi con insorgenza durante il sonno, come il sollevarsi dal letto
o il deambulare nelle vicinanze.
Tali episodi ricorrono più spesso durante il primo terzo della notte,
e durante il loro corso la persona presenta vigilanza e reattività ridotte, lo sguardo fisso nel vuoto, e una mancanza di
risposta alla comunicazione da parte di altri o ai tentativi
di risveglio.
Dopo
l'episodio vi può essere, inizialmente, un breve periodo di confusione o di difficoltà di orientamento, seguito dal pieno recupero delle funzioni cognitive e dal
ritorno di un comportamento appropriato.
Gli episodi di sonnambulismo possono includere una varietà di
comportamenti abbastanza ampia. Negli episodi lievi il soggetto può semplicemente mettersi a sedere sul letto, guardarsi attorno, o
tirare ripetutamente la coperta o il lenzuolo.
In altri
episodi, invece, il soggetto scende dal letto, e può passeggiare per la stanza, oppure
all'esterno di essa, per le scale o fuori dall'edificio, e
addirittura usare il bagno, mangiare, conversare e persino rispondere alle domande.
Gli episodi
di sonnambulismo possono terminare in risvegli spontanei seguiti da un breve periodo di confusione, oppure
nel ritornare a letto e continuare a dormire fino alla mattina.
Spesso vi è il risveglio la mattina successiva in un altro luogo, o con le prove evidenti delle attività svolte durante la notte, ma con amnesia completa per
ciò che è successo.
La persona colpita da sonnambulismo può
evitare le situazioni che potrebbero rivelare il
suo disturbo del sonno come non andare in vacanza con
qualcuno, non dormire in casa di amici, e così via e la conseguenza di
questo può essere l' isolamento sociale e/ o difficoltà
affettive e lavorative.
Il sonnambulismo si può infine associare a
Disturbi dell'Umore o
Disturbi d'Ansia.
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