Algix
(Etoricoxib), Algofen (Ibuprofene), Antalgil (Ibuprofene),
Antaxone (Naltrexone)
Arcoxia (Etoricoxib),
Artilog, Aspirina (Acido acetil salicinico), Aulin (Nimesulide),
Brufen (Ibuprofene), Celebrex, Coxxil (Rofecoxib), Demerol (Meperidina
o Petidina), Dilaudid (Idromorfone),
Dynastat, Durogesic (Fentanil o Fentanile), Fastum gel
(Ketoprofene),
Feldene (Piroxicam), Fentanyl (Fentanil o Fentanile), Lixidol (Ketorolac),
Moment (Ibuprofene), Ms contin (Morfina), Nalorex (Naltrexone),
Naprosyn (Naprossene), Narcan (Naloxone), Narcoral (Naltrexone),
OxyContin (Ossicodone), Solexa, Tora dol (Ketorolac), Tauxibin (Etoricoxib), Voltaren (Diclofenac),
Vicodin (Idrocodone), Vioxx (Rofecoxib), etc.
La Dipendenza da
Antidolorifici
(definibili
anche Antinfiammatori o Analgesici / o anche Antiflogistici) è
una seria e dannosa forma di dipendenza
sia psicologica che fisiologica messa in atto e mantenuta dal
continuo ed eccessivo utilizzo di tali medicinali (in
particolare se vengono utilizzati Antidolorifici Oppiacei).
Recenti studi scientifici
americani e attuali dinamiche sociali confermano tale
pericolosa tendenza.
Negli
ultimi anni si sta infatti assistendo ad un sempre maggior
consumo, con conseguenti casi di vera e propria dipendenza, di
Antidolorifici Oppiacei, come ad esempio quelli a base di
principi attivi quali Idrocodone (Vicodin), Idromorfone (Dilaudid),
Meperidina (Demerol) e Ossicodone (OxyContin), con i quali i
ragazzi (anche già in età adolescenziale), ed in generale le
persone, vanno alla ricerca di forti sensazioni psico-fisiche
simili a quelle date da
Cocaina
o
Eroina.
Alla
base di tutto questo vi sono la facilità con cui è possibile
reperire tali medicine (anche su internet con semplici carte
di credito prepagate e purtroppo senza ricetta medica), il
loro prezzo nettamente più basso ed infine gli effetti che
esse
provocano molto simili alle altre sostanze psicostimolanti.
Inoltre a livello sociale tali farmaci non sono stigmatizzati
come altre droghe; infatti non evocano idee e convinzioni di
perdizione e rovina e/o di forte pericolo e conseguenze
dannose (anche il metodo di
utilizzo, ovvero prendere una compressa, rende molto più
normale ed accettabile l'assunzione di Antidolorifici per il
contesto sociale, così come per lo stesso consumatore).
I
seri problemi risiedono però nel fatto che anche gli effetti
collaterali sia a livello fisico che psicologico degli Antidolorifici sono similari alle droghe, come ad esempio
intossicazione e/o dipendenza. Addirittura nei ragazzi
che abusano di tali farmaci si scatenano effetti non solo a breve termine, ma anche a lungo termine,
come ad esempio modificazioni celebrali che sensibilizzano e
predispongono la
parte psico-fisica a possibili future assunzioni di sostanze
psicoattive e situazioni di conclamata
dipendenza,
con possibili ripercussioni molto negative sulle molteplici
sfere vitali.
A
riprova di tali dinamiche vi sono anche delle percentuali che vedono
scendere nei paesi occidentali (in particolare tra i più
giovani) l'utilizzo di droghe illegali, e salire l'uso e l'abuso di farmaci appunto
Antidolorifici o Antinfiammatori.
Dunque
se tali farmaci vengono assunti al di fuori di terapie
antidolore e antinfiammazione per lunghi periodi ed in modo
continuo e progressivamente sempre maggiore, le conseguenze
sono i negativi e classici effetti della
dipendenza
da sostanze come Craving, Astinenza ed Assuefazione, così
come la compromissione graduale, ma molto seria ed inesorabile dei
vari contesti sociale, familiare, lavorativo, scolastico,
affettivo, amicale.
Anche
fatti di cronaca più o meno recente testimoniamo questa
preoccupante e pericolosa piega sociodinamica, come ad esempio
la morte di Micheal Jackson, che sembra esser stata provocata proprio da un mix
di Antidolorifici,
Anestetici
e
Psicofarmaci,
e l'abuso quotidiano che il famoso cantante appunto faceva di tali
farmaci antidolore (in specifico sembra che il "Re del pop"
assumesse in eccesso Demerol, Dilaudid e Vicodin).
Ulteriori
esempi sono le scomparse di altri grandi personaggi come Elvis
Presley, Marylin Monroe,
Anna Nicole Smith o Heat Ledger proprio a causa
dell'assunzione di dosi farmacologiche letali. Anche
nella produzione di telefilm vi sono testimonianze degli
ultimi fatti sociali, come ad esempio la serie "Dr.
House" nella quale il protagonista, il Dr. Gregory House,
utilizza e sovrautilizza proprio il Vicodin, potente Antidolorifico
Oppiaceo in grado di instaurare a dosi elevate forte
dipendenza
psico-fisica da farmaco.
Il
meccanismo di dipendenza si può instaurare anche in modo
indiretto, laddove l'individuo inizia ad assumere Antidolorifici per un vero motivo, come ad esempio un
intervento, un parto, un incidente, una malattia che possono dare dolore
passeggero o cronico.
Successivamente
però le sensazioni attivanti e rilassanti di tali medicinali,
assieme a personali dinamiche interne e predisposizioni e/o a fattori esterni, spingono la persona al
loro riutilizzo sempre più
continuato e quantitativamente maggiore. Ben presto poi
nascono segni
di Assuefazione, cioè la necessità di aumentare la dose di
medicinale per continuare ad ottenerne gli stessi effetti, di Astinenza,
ovvero la comparsa di una serie di sintomi psico-fisici
negativi in corrispondenza alla più o meno volontaria sospensione
dell'assunzione, ed infine di Craving, cioè una serie di
ripetitivi, intrusivi ed intensi pensieri e desideri circa il
procurarsi e l'assumere tali farmaci antidolore.
Nello
specifico gli Antidolorifici vengono appunto assunti come anti-dolore
generico (es. emicrania, dolore mestruale, mal di denti,
dolore post-partum, nevralgia), per diminuire l'infiammazione
in caso di patologie muscolo-tendinee (es. tendinite,
borsite), articolari (es. artrite), scheletriche (es.
osteoartrosi), reumatologiche, etc., nel caso di situazioni
fisiologiche post-chirurgiche e/o di parto ed infine come
anti-piretici per far scendere la temperatura del corpo in
caso di febbre. Tale
classe di farmaci si suddivide in vari gruppi a seconda degli
effetti chimico-fisici che inducono. In specifico si possono
distinguere in:
-FANS, ovvero Farmaci Analgesici Non Steroidei,
contraddistinti da principi attivi quali Acido
acetilsalicinico, Diclofenac, Naprossene, Nimesulide,
Ketoprofene, Ibuprofene, Paracetamolo, etc.;
-Cox-2 inibitori (o Anti Cox-2 o Coxib), una sottoclasse dei
FANS più recente e con minori effetti collaterali a livello
gastrico. Alcuni esempi sono Celecoxib, Etoricoxib,
Rofecoxib, Valdecoxib,
etc.;
-Cortisonici, cioè
Antidolorifici a struttura steroidea;
-Antidolorifici
Oppiacei, come ad esempio Buprenorfina, Codeina,
Diidrocodeina, Fentanil (o Fentanile), Idrocodone, Idromorfone,
Metadone, Morfina, Meperidina (o Petidina), Naloxone, Naltrexone, Ossicodone, Ossimorfone,
Pentazocina, Sufentanile, etc.
Quest'ultima
tipologia è considerata molto indicata ed efficace nella
terapia del dolore cronico (ma anche acuto). Il dolore
cronico è stato riconosciuto dall'OMS (l'Organizzazione
Mondiale della Sanità) come una vera e propria patologia a se
stante ed in quanto tale da curare, anche per gli alti costi
sociali che essa comporta (ad esempio assenza dal lavoro).
Gli
Antidolorifici Oppiacei attraverso i loro principi attivi
definiti Oppioidi (chimicamente derivati dalla pianta del
papavero) riescono ad essere attivi direttamente sul sistema
nervoso centrale, agendo sui recettori oppiacei del cervello e
del midollo ed annullando così in grande percentuale la
percezione del dolore.
Gli
effetti fisiologici che l'abuso di Antidolorifici può
provocare sono: reazioni allergiche, diarrea, febbre, vomito,
dolori osteomuscolari, stipsi, bruciore ed ulcera gastrica,
depressione respiratoria e scompensi cardio-circolatori (Antidolorifici Oppiacei).
A
livello psicologico possono invece indurre:
ansia,
insonnia, sonnolenza o altri
problemi
di sonno,
diminuzione
del desiderio sessuale,
umore
discontinuo (depressione ed
euforia), stato confusionale, agitazione.
Oltre
a tali sintomi indotti dall'abuso di Antidolorifici,
l'utilizzo di questi stessi farmaci può comportare anche la
comparsa di ulteriori effetti collaterali, anche gravi, tanto
che negli anni la FDA (Food
and Drug Administration), ovvero l'ente americano preposto al
controllo della sicurezza dei farmaci, l'EMEA (cioè l'alter
ego europeo della FDA), ed ulteriori Agenzie del farmaco
locali di alcuni paesi d'Europa e di altre parti del mondo ancora,
hanno emanato molteplici avvisi e direttive sugli Antidolorifici.
Ad
esempio tali Enti hanno posto l'obbligo di scrivere le
avvertenze e le possibili conseguenze sulle scatole, di
produrre compresse contenenti dosaggi minori, di divulgare la
raccomandazione di un utilizzo solo per periodi brevi ed
infine hanno istituito l'obbligo di ricetta medica per alcune
tipologie fuori da tale prescrizione. Hanno infine tolto e poi
immesso nuovamente sul mercato, attraverso la costituzione e
la decisione di gruppi di studio che hanno analizzato il
rapporto rischi/benefici, alcuni di questi prodotti contro il
dolore (ad esempio quelli a base di Rofecoxib
e Nimesulide).
In tal modo tali fatti
sottolineano ancor di più la cautela che andrebbe riposta
nell'utilizzo di questa categoria farmacologica.
L'assunzione di antidolorifici di nuova generazione
denominati "Anti cox 2" o "Coxib" (ma
anche di quelli di concezione più datata) possono provocare
diversi problemi fisici. Infatti anche se provocano minori
disagi e patologie gastriche, comportano possibili rischi e
danni a livello epatico (epatite), cardiaco (infarto, ictus,
etc.), intestinale, dermico (reazioni cutanee, dermatite),
renale. In tal modo occorre assumerli con cautela, a piccoli
dosaggi, per periodi corti e sotto attento e continuato
controllo medico.
N.B. L'assunzione di
Antidolorifici deve essere assolutamente prescritta (dopo
visite e diagnosi) e seguita attentamente da un medico specialista.
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