L'Ansia
è una emozione di forte agitazione che, in piccola misura, innesca
ed agevola nella persona l'allerta e l'attivazione in
presenza di improvvise situazioni di pericolo e/o nei
momenti in cui serva un incremento di attenzione e prontezza neuropsicologica
e fisiologica, ad esempio prima di un
esame.
In questi casi l'Ansia non è allora una reazione emotiva
strana e/o disfunzionale, ma piuttosto una sorta di
meccanismo psicofisica che "avverte", "prepara" ed "attiva"
l'individuo se si presentano determinate situazioni che
richiedano appunto una certa reattività psicofisica.
L'Ansia determina quindi la
crescita dello stato di vigilanza ed attenzione e in
generale del funzionamento dei sistemi psicocognitivi e di
dinamiche fisiologiche come l'aumento del battito del cuore,
della respirazione e del tono muscolare, i quali mettono
tutto l'organismo allerta e lo "preparano" al meglio per una
possibile prestazione o reazione.
Per quanto detto l'Ansia è
certamente un sistema emotivo fondamentale alla vita della
persona, ma quando essa, come in certi problemi e disturbi
psicologici, aumenta a dismisura, la reazione emotiva si può
tradurre in surreali, eccessivi ed esagerati meccanismi
cognitivi, emotivi, comportamentali con importanti disagi e
menomazioni nelle varie aree vitali (personale, sociale,
lavorativa, scolastica, affettiva, familiare, etc.).
Questo poiché l'incremento
verticale dell'Ansia determina reazioni di apprensione, di fuga,
di
evitamento, di
preoccupazione, di
intensa paura e
panico, così come la sempre maggiore incapacità/blocco di fare cose
anche semplici, ma vitali al buon funzionamento generale
della persona.
A livello fisico si presentano
inoltre sintomi destabilizzanti come ad esempio spasmi,
nausea, pallore, tremore, sudorazione,
tachicardia, sensazione di
soffocamento, vertigini,
mal di testa, dolori, iper
attivazione, blocco motorio, tensione e rigidità muscolare,
che rinforzano negativamente le suddette dinamiche mentali
disfunzionali.
La reazione emotiva di Ansia costituisce
allora una sorta di difesa connessa all'ancestrale istinto
di conservazione (attacco-fuga), la quale ha il compito di
avvertire ed attivare l'organismo prima che un eventuale
pericolo possa arrecare danno o prima di una certa azione cruciale
alla esistenza stessa.
Quando però l'Ansia stessa aumenta eccessivamente, si trasla in
una surreale ed esagerata preoccupazione circa i propri pensieri,
sentimenti, comportamenti, etc. e rispetto alla realtà situazionale
nella quale la reazione ansiogena avviene. Alcune volte
l'Ansia può infatti non essere connessa ad alcun stimolo o
situazione specifiche.
In tal caso l'emozione di
Ansia non risulta affatto adattiva e funzionale, ma, anzi,
lievitando di intensità e frequenza può generare uno o più
Disturbi d'Ansia, nei quali l'individuo non riesce più a
capire e gestire i propri livelli emotivi e, di conseguenza,
ad affrontare cose anche normalmente semplici e
di controllare i molteplici fattori di
stress con costante
allerta, timore, tensione, suscettibilità, nervosismo,
iperattivazione emotiva, cognitiva e neurovegetativa.
La risposta irrealistica e
sproporzionata diviene allora un vero e proprio
disturbo
psichico d'ansia con un quadro sintomatologico complesso ed
articolato in sintomi sia mentali, che fisiologici, come
quelli accennati poco sopra.
L'Ansia può allora degenerare
in uno o più Disturbi d'Ansia (nei quali si possono anche
manifestare
Attacchi di Panico ed
Agorafobia),
a loro volta essi possono provocare nel tempo la comparsa di
ulteriori psicopatologie come
Disturbi dell'Umore,
Disturbi
Psicosomatici,
Disturbi sessuali e/o
Disturbi del sonno.
Inoltre tali problematiche di
Ansia possono comportare il dannoso
abuso e/o
dipendenza da alcol o da altre
sostanze psicoattive
ancora.
Infine i Disturbi d'Ansia, se non affrontati
per tempo, possono andare verso la cronicizzazione, con il pericolo di
vedere i disagi e le disfunzionalità arrecate nelle varie aree vitali
intensificarsi e con il rischio di renderne la possibile risoluzione sempre
più ardua.
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