La caratteristica principale della Cleptomania è la persistente
incapacità di
controllare e di resistere all'impulso di rubare un qualsiasi
oggetto, anche privo di valore, ed anche se
la persona non ne ha alcun bisogno personale.
L'individuo
cleptomane prova una progressiva sensazione di piacevole tensione prima del furto, e
sperimenta piacere, gratificazione, o sollievo dopo averlo commesso.
Il
rubare non è un modo di esprimere rabbia o vendetta, e tale
azione viene compiuta nonostante l'oggetto sia di poco valore
personale ed oggettivo.
Gli
oggetti rubati vengono in un secondo momento restituiti di
nascosto, buttati, regalati o ammucchiati in casa.
Il
cleptomane sa che le sue azioni sono prive di senso ed errate,
ma non riesce a sottrarsi all'impellente ed intenso impulso di
rubare. Tale
situazione di ambivalenza può provocare l'instaurarsi di un
Disturbo dell'Umore,
in particolare la
Depressione,
oppure di un
Disturbo
d'Ansia, o infine di un
Disturbo dell'Alimentazione,
spesso la Bulimia. La
Cleptomania può poi causare problemi legali, familiari,
affettivi, interpersonali e lavorativi.
Comunque
nonostante questi effetti sulla vita, come ad esempio
molteplici condanne e pene per furto, la persona cleptomane
non riesce a fermare il proprio impulso, così da far
diventare la situazione
cronica. Altre
volte i furti possono essere più discontinui e rarefatti, oppure
tra uno e l'altro può passare anche molto tempo. Ciò
sottolinea il fatto che la Cleptomania può avere dei
mutamenti quantitativi e temporali, acquistando in questo modo
un andamento
variabile.
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