La Dipendenza da Eroina è una
grave forma di dipendenza psico-fisica indotta e mantenuta dall'assunzione continuativa ed eccessiva di
eroina.
L'Eroina è una sostanza
ottenuta mediante una reazione chimica dalla Morfina, estratta
a sua volta dai semi di alcune varietà
di papavero.
Per questo
essa è definibile anche come Diacetilmorfina e rappresenta ad
oggi una delle droghe più potenti e
letali in circolazione.
Entrambe appartengono alla classe di sostanze definite
Oppiacei. Tra di essi vi sono quelli naturali come la Morfina, i
semisintetici come l'Eroina ed infine quelli sintetici come l'Idromorfone,
il Metadone, l'Ossicodone, la Meperidina ed il Fentanil (o
Fentanile), utilizzati nella produzione di
farmaci
Antidolorifici.
L'Eroina
venne
scoperta nei primi del Novecento in Germania ed utilizzata
in medicina come sedativo ed anestetico,
ma in quel periodo non si conosceva ancora il suo potenziale
altamente dannoso.
Quando poi vennero scoperti i pesanti effetti collaterali
l'utilizzo della sostanza oppiacea fu bandito.
L'Eroina
viene illegalmente venduta sottoforma di polvere bianca o marrone oppure
in barrette scure, a seconda delle impurità residue o perchè mischiata ad altre sostanze, ed il suo consumo
avviene solitamente per via endovenosa, ma può anche essere inalata o fumata.
In
tal modo oltre ai rischi connessi alla dipendenza, vi sono
quelli connessi all'uso e allo scambio di siringhe infette che può
comportare malattie gravissime come l'epatite o l'aids.
L'utilizzo
dell'Eroina provoca modificazioni neurochimiche che apportano
sedazione e una forte sensazione di piacere, rilassatezza,
sicurezza e benessere
generale, spingendo l'individuo al suo riutilizzo.
Purtroppo
però l'uso ripetuto di
eroina può comportare la comparsa in breve tempo (nel giro di poche
settimane) di una vera e propria
dipendenza
psico-fisica.
Tale
situazione patologica si può rilevare da fenomeni quali
Tolleranza, ovvero la necessità di aumentare progressivamente
la dose di eroina per poter sperimentare gli stessi effetti
precedenti, Astinenza, cioè sintomi fisiologici e psichici
negativi nel momento in cui la sostanza non è disponibile, ed
infine Craving, ovvero la produzione di continui pensieri e di intensi
impulsi e desideri verso il procurarsi e l'utilizzare l'Eroina
stessa.
Questa
propensione compulsiva, porta l'individuo alla continua
ricerca dell'eroina con le conseguenti spasmodiche azioni di
reperibilità dei soldi per poterla pagare. Il consumo e
l'abuso, con la conseguente dipendenza, portano poi effetti
pesanti ed il continuo impegno mentale, fisico e pratico per
procurarsi, consumare e riprendersi dalla sostanza. Vengono dunque gradualmente
sgretolate le varie sfere vitali come quella familiare,
affettiva, lavorativa, sociale, etc.
L'Astinenza
da Eroina, che sopraggiunge nel giro di pochi giorni, può
comportare gravi sintomi come crampi e dolori muscolari,
lacrimazione e midriasi (dilatazione della pupilla), insonnia e sonno disturbato,
erezione pilifera, tremore, ansia, depressione,
sudorazione eccessiva, vomito, febbre, disturbi gastro-intestinali,
aggressività, suscettibilità.
Questo quadro sintomantologico,
insieme alle dinamiche di dipendenza psicologica, scoraggia
molti individui dall'interrompere l'assunzione della droga e
nel caso in cui vi sia stata una interruzione i suddetti sintomi
spingono verso il riutilizzo della sostanza.
Interrompendo
l'utilizzo di Eroina la Tolleranza diminuisce sensibilmente,
ma il rischio è quello di incorrere in un cosidetto "overdose".
Tale
pericolosa dinamica fisiologica che può portare anche alla
morte, deriva dall'assunzione di una grossa quantità di
eroina o dal consumo dopo un certo periodo durante il
quale l'assuefazione alla sostanza (Tolleranza) si è degradata.
In
questi casi l'effetto deprimente
dell'Eroina sul
sistema nervoso centrale, e di conseguenza inibente sulle
principali funzioni vitali, come la respirazione e la
frequenza cardiaca, è ancora più forte e deleterio.
La persona entra in tal modo
in uno stato comatoso detto appunto di overdose, caratterizzato da calo della temperatura corporea,
rigidità, respirazione e battito cardiaco rallentati e possibile conseguente
morte.
A
livello fisiologico le principali conseguenze dell'assunzione
ripetuta di Eroina sono: nausea, vomito, sonnolenza o
insonnia, inappetenza, tremori, vampate di calore, problemi
renali ed epatici, denutrizione, epatite, aids o altri virus,
riduzione della temperatura corporea, ipotensione cardiaca e
depressione respiratoria.
Altri
rischi e sintomi fisici possono essere dati dall'assunzione
contemporanea di eroina ed
alcol o altre sostanze ancora,
tutte quante deprimenti sul sistema nervoso centrale con
conseguente ancor più probabile insufficienza respiratoria e
cardiaca.
Sul
piano mentale si possono invece verificare:
ansia,
umore altalenante, aggressività, impulsività, euforia, percezione
di se stessi e della realtà distorte.
Alla base del utilizzo e dell'abuso di Eroina, fino alla
dipendenza vera e propria, vi possono essere dinamiche
mutlifattoriali, ovvero sia caratteristiche neuro attivanti della
sostanza stessa, fortemente influenti appunto a livello neurale e
psico-emotivo, ma anche caratteristiche personali, come l'intenso desiderio di
staccarsi da dolori e sensazioni spiacevoli di vario genere e
grado.
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