La risposta sessuale, sia nelle donne che negli uomini, consiste
in due fasi separate: la fase dell'eccitazione caratterizzata
da una reazione fisiologica localizzata (dilatazione vascolare
degli organi genitali, lubrificazione vaginale, inturgidimento e
arrossamento delle pareti vaginali), e la fase orgasmica
dovuta ad una reazione involontaria di certi muscoli genitali che
produce una forte sensazione di piacere.
La caratteristica principale del Disturbo dell’eccitazione
femminile è la persistente o ricorrente incapacità di
raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività
sessuale, un’adeguata reazione di eccitazione sessuale attraverso
la lubrificazione e la tumescenza.
Esso può essere:
-
primario, dove la fase di eccitazione
non è stata mai raggiunta in nessuna situazione e con nessun
partner;
-
secondario, dove la fase di eccitazione, almeno in piccola misura, è stata sperimentata;
-
generalizzato, dove l’eccitazione non è presente in tutte le situazioni e con tutti i
partner;
-
situazionale, dove l’eccitazione è inibita solo in
certe situazioni e con certi partner.
Molto spesso le donne che soffrono di un Disturbo dell’eccitazione
sessuale soffrono anche di un
Disturbo
dell'orgasmo.
Vi sono però dei casi nei quali la reazione orgasmica rimane inalterata in seguito alla
stimolazione sessuale pur in assenza di eccitazione ovvero di una
lubrificazione e tumescenza adeguate.
Le donne con Disturbo dell'eccitazione considerano l’esperienza
sessuale come un compito e non come un piacere.
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