Il Ginkgo biloba è un albero originario della Cina, molto longevo (può arrivare anche
a 1000 anni) ed antico; la sua diffusione risale infatti ad almeno due secoli fa (comunque
nei territori cinesi sono stati rinvenuti fossili di tale
pianta collegabili all'Età Mesozoica, rendendolo l'albero
più vecchio della terra). Si è poi successivamente diffuso in Giappone,
Europa ed America. Il
mantenimento e passaggio negli anni del Ginkgo biloba si deve
alla sua coltivazione vicino ai templi da parte dei monaci
cinesi, e questo sottolinea anche la valenza sacra che tale
albero aveva e continua ad avere presso le popolazioni asiatiche. Viene
chiamato anche Ginko e il suo nome deriva dal cinese "yinxing",
ovvero "albicocca d'argento" ("yin" ovvero
"argento" e "xing" cioè
"albicocca"). Tale pianta produce infatti strutture
a forma di albicocca, che non sono frutti, ma bensì semi
ricoperti da una sorta di involucro ed aventi colorazione
scura con sfumature grige. Il
nome Biloba, deriva invece dal latino e si riferisce, con il
suo significato "bis", "due" e "lobus",
"lobi", alla tipica divisione in duplice lobo delle
foglie che riempiono e contraddistinguono questo albero. Può
raggiungere addirittura i 25-40 metri di altezza ed una
larghezza di 9-10. La corteccia, intorno al tronco, che può
arrivare al metro di diametro, si presenta di colore grigio
argenteo che con il passare del tempo vira verso il marrone
scuro, mentre le foglie sono caduche e pigmentate verde chiaro, con forma
a ventaglio e tipicamente sdoppiata (biloba). Il
Ginkgo biloba non presenta fioritura, vi sono infatti strutture coniche al
posto dei fiori; infine preferisce zone soleggiate e fresche e
riesce a sopportare temperature anche molto fredde. In
Cina viene diffusamente utilizzato per ornare giardini, viali
e parchi (in autunno diventa molto decorativo assumendo nel
fogliame un colore giallo-oro); viene anche usato per creare barriere antivento o
apprezzati bonsai. I semi, sapientemente preparati (altrimenti
tossici), vengono invece mangiati o aggiunti a
molteplici piatti della tradizione culinaria cinese e
giapponese. Le
sue virtù ed utilizzi maggiormente interessanti e conosciuti,
in particolare fuori dall'Asia, sono comunque quelli a livello
medicamentoso. Dalle sue foglie si può infatti ottenere un
estratto dalle molte funzioni benefiche sia sulla parte
psicologica, che su quella fisica dell'individuo (parte dei
semi e dei frutti non sono invece utili, anzi se assunti
possono essere pericolosi, a causa delle tossine che li
compongono). In
specifico i principi attivi del Ginko hanno effetti
propositivi sul versante psico-cognitivo, rafforzando e migliorando
apprendimento, acuità, concentrazione, ragionamento e memoria
(di supporto anche nei veri e propri problemi e disturbi di
memoria) ed aiutando il tono dell'umore. Tutto
questo
grazie al suo effetto di
accrescimento della
circolazione sanguigna cerebrale, la quale agevola ed assicura
al cervello quantità di nutrimento maggiore, insieme ad una
più veloce eliminazione di particelle di scarto (in altre
parole favorendo la circolazione del sangue, viene
migliorato anche il micro circolo della zona cerebrale e di
riflesso le abilità cognitive ne risentono positivamente). Queste
caratteristiche rendono utile l'utilizzo di Ginkgo Biloba in
caso di sforzi e prove cognitive per i giovani e al fine di
prevenire Alzhaimer e demenza senile per gli anziani, ma anche
di ritardare e migliorare in generale l'invecchiamento
neuropsicologico e fisico. Tale
pianta ha ulteriori proprietà antinfiammatorie,
neuroprotettive e
antiossidanti, ovvero agevola l'eliminazione
dei cosidetti radicali liberi responsabili
dell'invecchiamento, allontanando le probabilità di
arteriosclerosi e ischemia. Il
Ginkgo Biloba risulta inoltre utile nel caso di insufficienze
venose a carico degli arti inferiori (varici, vene varicose,
etc.), problemi della circolazione arteriosa e di quella a livello
dei capillari (aumentando la tonicità delle pareti vasali e
diminuendone la permeabilità), disturbi della circolazione
linfatica periferica (cellulite, ritenzione idrica), così
come risulta di aiuto nel caso di vertigini, mal di testa,
ronzio auricolare, allergie cutanee e respiratorie. La
capacità di migliorare ed aumentare il flusso sanguigno della
microcircolazione, rende il Ginkgo Biloba un ulteriore valido
supporto nel caso di
disfunzione erettile di natura
psicologica e/o causata dall'assunzione di
psicofarmaci ed in
generale un afrodisiaco in grado di incentivare la sfera
sessuale della persona. E'
sconsigliabile l'assunzione di Ginko durante periodi quali
allattamento e gravidanza, visto che esso può negativamente
interferire con i normali processi di coagulazione e/o con
farmaci anticoagulanti e/o
acido-acetilsalinico.
N.B. L'assunzione di sostanze
naturali, che possono risultare un valido aiuto in caso di
leggeri sintomi psicologici, dovrebbe essere consigliata e
seguita da un medico.
Sarebbe
magari ulteriormente utile associare al loro utilizzo un aiuto ed
un
supporto di tipo
psicologico.
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