La
caratteristica principale del Disturbo maschile dell'erezione o
Impotenza
è una persistente o occasionale incapacità di
raggiungere, o di mantenere un'adeguata erezione fino al completamento
del rapporto sessuale.
Se l'uomo non è mai riuscito ad
ottenere un'erezione per poter portare avanti un amplesso si
tratta di una disfunzione definita primaria; se invece egli
ha sperimentato uno o più rapporti sessuali completi prima
che l'Impotenza insorgesse, si parla di disfunzione
secondaria (quest'ultima tipologia è molto più diffusa della
prima).
Ci sono diversi tipi di Disturbo dell'Erezione. Alcuni
soggetti manifestano l'incapacità di avere l'erezione fin
dall'inizio del rapporto sessuale; altri invece hanno
un'adeguata erezione, ma poi la perdono iniziando la
penetrazione; altri ancora hanno un'erezione
sufficientemente valida per la penetrazione, ma la perdono prima o durante le successive spinte.
In generale, e solitamente, il
problema si manifesta in erezioni parziali e/o poco
durature, con le quali non è possibile penetrare la partner
e quindi avviare e portare avanti e a compimento il coito.
Le difficoltà di erezione sono associabili al timore di fallimento,
ad ansia e preoccupazioni circa la prestazione sessuale e/o ad una ridotta
sensazione soggettiva di
eccitazione sessuale e di piacere.
Alcuni uomini possono
infatti riuscire ad avere una buona erezione durante la
masturbazione o al risveglio.
La presenza allora di erezioni spontanee notturne e/o al risveglio e la capacità di raggiungere e mantenere l'erezione
durante la masturbazione sono prove dirette e inconfutabili del fatto che non vi siano
in realtà cause organiche, ma piuttosto che il problema sia
di natura psicologica.
Altro esempio è dato dall'ulteriore
possibile condizione nella quale l'uomo provi impossibilità erettiva con la partner,
mentre allo stesso tempo riesca ad avere normali rapporti
sessuali con l'amante, o viceversa che egli mantenga un'adeguata e prolungata erezione, ma poi durante
incontri extraconiugali diventi praticamente impotente.
Parlando di problema erettivo
occorre precisare che tale situazione è stata e viene
continuamente sperimentata da molti uomini, visto le
molteplici cause psicologiche personali, interpersonali,
sociali, lavorative, etc. che vi stanno dietro.
Ciò non deve allarmare e/o far
pensare necessariamente ad un disturbo se la dinamica sopra
descritta è circoscritta; nel caso in cui, invece, il problema erettivo si
presenta e ripresenta stabilmente, allora si è difronte ad
un caso di Impotenza (che, come accennato, se non vi sono
patologie organiche o
abuso di certe sostanze o ulteriori
fattori situazionali passeggeri, è di natura psicologica).
In tal modo episodi isolati
e/o sporadici possono rientrare nella norma, se invece
aumentano, apportando disagio e menomazione personale e di
coppia, allora si tratta di un vero e proprio Disturbo
dell'Erezione, dietro al quale vi sono:
-
ansia da prestazione,
- paura di fallire,
- eccessiva fissazione sulle
proprie reazioni-prestazioni fisiologiche,
- scarsa o bassa autostima,
- blocchi psicologici,
-
paura delle proprie stesse sensazioni e/o
emozioni,
-
ipersensibilità,
-
stress,
- tensioni, incomprensioni,
malumori di coppia.
Il Disturbo dell'Erezione può
allora avere tra le sue cause, anche
problemi psicologici a
livello relazionale ed affettivo con la
partner, i quali non fanno che rinforzare negativamente gli
altri fattori causali personali.
Dunque conflitti, rancori, divergenze,
incomprensioni, incapacità pratiche e psicoemotive, etc. con
la propria compagna supportano ulteriormente le dinamiche
mentali disfunzionali alla base del problema erettivo, e l'impotenza
diviene così sempre più cronica e problematica.
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