La Personalità è il soggettivo e costante gruppo di modalità
(o gruppo di tratti) con il quale la persona si rapporta,
percepisce, vede e pensa nei confronti di se stessa e dell'ambiente circostante.
Ogni persona presenta allora la
sua specifica Personalità costituita da un insieme di tratti
o "sfaccettature" uniche, specifiche e stabili, con le quali
si definisce verso se stessa e verso gli altri, e attraverso
cui si rapporta sia con il personale mondo interno, che con quello
esterno (emozioni, cognizioni, relazioni, atteggiamenti,
etc.).
Tali modi o tratti di
Personalità si manifestano e sono importanti in molteplici
occasioni e contesti, modellandosi ed adattandosi alle
dinamiche e alle situazioni più diverse di ogni giorno; inoltre specificano e delineano
l'individuo, proprio come le altre sue personali
caratteristiche psicofisiche, rappresentando un suo ulteriore
fattore distintivo.
Quando però questi tratti si rivelano sempre più rigidi e
disadattivi a certe normali situazioni e verso la propria
stessa persona, causano incisivi
disagi e disfunzionalità in varie aree vitali, formando, di
fatto, una vera e propria patologia interna, definita
Disturbo di Personalità.
Un Disturbo di Personalità è
rappresentato, in sintesi, da certe aspettative e modelli
interiori e di atteggiamento fortemente dissociati e
disfunzionali rispetto alla realtà esterna specifica della
persona e nei confronti delle norme
generali. Esso si presenta solitamente durante l'adolescenza
o la prima età adulta e si mostra pervasivo ed inflessibile
nel tempo.
Chi è
afflitto da un Disturbo di Personalità può presentare grandi
difficoltà nel riconoscere, interpretare e/o controllare le
emozioni, le cognizioni e/o i comportamenti e a capire e modulare
le dinamiche interne altrui, spesso vi possono anche essere
percezioni distorte sul proprio sé e sulle altre persone,
così come l'incapacità di controllare i propri impulsi con
conseguenti manifestazioni estreme di
ansia, rabbia,
depressione,
paura, etc.
Nei casi più
gravi di Disturbi di Personalità la persona può arrivare a
manifestazioni comportamentali violente e distruttive, abuso di sostanze psicoattive
(es.
Alcol,
Cocaina,
Metamfetamina, etc.), tentativi di suicidio,
atteggiamenti di
autolesionismo.
Spesso in
tali Disturbi vi sono ulteriori caratteristiche dovute
all'inflessibilità della Personalità dell'individuo rispetto
a se stesso e al contesto. Si evidenziano allora
stili di pensiero e di comportamento rigidi, continui ed
immutabili che si palesano ad esempio nell'incapacità a tollerare
differenze e difetti personali e/o altrui, atteggiamenti strani,
non gestibilità dei problemi e delle frustrazioni, difficoltà di
accettazione, di empatia e di rapporto verso gli altri,
scarso adattamento ambientale, non utilizzo di
esperienze pregresse, etc.
I Disturbi di Personalità sono
raccolti in tre gruppi (A, B, C), sulla base di alcune loro
caratteristiche analoghe:
-Gruppo A / Disturbi
caratterizzati da comportamento bizzarro
Sono contraddistinti
da modalità strane, insolite, eccentriche o paranoiche e dalla
tendenza alla diffidenza e all'isolamento.
-Disturbo di Personalità
Paranoide
Caratterizzato da sfiducia e
sospettosità; per questo le motivazioni e i comportamenti degli altri vengono
tendenzialmente interpretati come malevoli o minacciosi. La
persona viene così percepita come ostinata, polemica, non
dialogica.
-Disturbo di Personalità Schizoide
Caratterizzato da una
espressione emotiva ristretta, dal distacco dalle
dinamiche relazionali e dal non desiderio di instaurarle e/o
mantenerle; in tal modo vi è mancanza di relazioni e vita
molto riservata ed isolata. La persona viene allora
percepita come appartata o isolata.
-Disturbo di
Personalità Schizotipico
Caratterizzato da intenso disagio nelle relazioni,
emotività inappropriata, atteggiamenti insoliti, distorsioni
percettive o cognitive (presenza di credenze magiche e/o
bizzarre), isolamento sociale, eccentricità; vi è dunque
scarso contatto con la realtà.
-Gruppo B / Disturbi
caratterizzati da alta emotività
Sono contraddistinti da modalità emotive, teatrali,
instabili, estreme, imprevedibili e dalla
mancanza di
empatia.
-Disturbo di Personalità
Antisociale
Caratterizzato da una continua inosservanza e
violazione delle leggi e dei diritti altrui, così come dalla mancanza di
sensi di colpa circa gli atti criminosi commessi.
-Disturbo di Personalità Borderline
Caratterizzato da forte instabilità
delle relazioni, dell'immagine del proprio Sé e delle
dinamiche
affettive; è presente inoltre impulsività ed instabilità
dell'umore e forte oscillazione tra poli opposti in molte
altre aree funzionali della vita. (Da
non confondere con il
Disturbo bipolare o
la Ciclotimia).
-Disturbo di
Personalità Istrionico
Caratterizzato da
eccessiva emotività e seduttività, manifestazioni emotive
teatrali, continua ricerca di attenzione degli altri,
eloquio e comportamenti iperattivati.
-Disturbo di Personalità
Narcisistico
Caratterizzato da senso di grandiosità
ed unicità,
necessità di continua ammirazione ed attenzione,
ipersuscettibilità alle critiche, mancanza di empatia e di
intelligenza emotiva (riconoscere e capire le dinamiche
interne altrui).
-Gruppo C /
Disturbi caratterizzati da forte ansietà
Sono contraddistinti
da modalità ansiose e/o paurose e da una considerevole
inibizione e scarsa autostima.
-Disturbo di Personalità
Evitante
Caratterizzato da assoluto
evitamento delle dinamiche e delle situazioni socialmente
connotate, senso di inadeguatezza, ipersensibilità e
intollerabilità verso i giudizi negativi degli altri, forte
inibizione e timidezza.
(Da non confondere con la
Fobia sociale,
con la quale però condivide certe caratteristiche)
-Disturbo di Personalità Dipendente
Caratterizzato da eccessivo
bisogno di essere accuditi, atteggiamento sottomesso, delega
di tutte le personali decisioni, mancanza di autostima,
paura dell'abbandono.
-Disturbo di
Personalità Ossessivo-Compulsivo
Caratterizzato da una forte
tendenza al perfezionismo, intensa preoccupazione per
l'ordine e la precisione, ipercontrollo delle dinamiche
interne, degli avvenimenti e degli impegni, marcata rigidità
nei pensieri e negli atteggiamenti.
(Da non confondere con il
Disturbo ossessivo-compulsivo).
(Occorre
precisare che la suddetta divisione non esclude la
possibilità che nello stesso individuo si presentino
Disturbi di Personalità anche appartenenti a gruppi diversi).
Perché si possa creare un
vero e proprio Disturbo di Personalità, i tratti personologici devono rendere
disfunzionali almeno due sfere vitali dell'individuo, tra
quella emotiva, cognitiva, interpersonale e personale, in
modo stabile, costante e pervasivo, ed infine determinare
significativo disagio e compromissione del normale
funzionamento lavorativo, scolastico, sociale, relazionale,
etc.
Dunque un Disturbo di
Personalità è dato da una serie di modalità rigide, disfunzionali, costanti e stabili
nel tempo, di pensare, sentire, e comportarsi; una sorta di
variante inflessibile e non adattiva dei tratti di personalità normali.
Tale quadro sintomatologico, per
costituire veramente un Disturbo di Personalità, non deve
essere provocato da specifici
problemi e disturbi psicologici
o dagli effetti dovuti all'assunzione,
dipendenza e/o
abuso di farmaci,
psicofarmaci o ulteriori
sostanze psicoattive o ancora da particolari condizioni
fisiche patologiche (es. traumi cranici, malattie del
sistema nervoso, etc.).
Altra distinzione per poter
individuare con certezza la presenza o meno di un Disturbo
di Personalità va fatta tra questi ultimi ed eventuali
sintomi somiglianti, ma in realtà dovuti a risposte psicofisiche
disfunzionali di fronte a situazioni stressanti, ansiogene,
deprimenti, etc. (ovvero a
Disturbi da Stress,
Disturbi d'Ansia,
Disturbi dell'umore,
etc.).
E' bene infatti specificare che
i Disturbi di Personalità non sono caratterizzati da
specifici sintomi come nel caso dei Disturbi Psicologici, ma
piuttosto dalla presenza di tratti personologici rigidi e
patologizzanti.
Solitamente l'esordio di un
Disturbo di Personalità, come accennato, si instaura durante
il periodo adolescenziale o leggermente più tardi nella
prima età adulta (e per esser tale deve risultare
persistente, pervasivo e non dovuto ad una particolare fase
di sviluppo o ad un peculiare
disturbo psicologico).
Le caratteristiche negative dei Disturbi
di Personalità possono non essere considerate un problema
dalla persona (in tal caso si parla di "egosintonia" o di
"tratti egosintonici") e in questi casi le varie
problematiche possono rimanere latenti e in qualche modo
gestite, provocando comunque disagio e disfunzionalità in
molteplici aree esistenziali.
In questi casi le dinamiche di
personalità patologiche possono comunque esser messe in
evidenza ed esacerbate, con la conseguente necessità e
richiesta di aiuto e supporto psichico, da eventi
stressanti e traumatici e/o dall'esordio e progressione di
uno o più
Disturbi psicologici.
I tratti di personalità
disfunzionali diventano consueti e ripetuti, tanto che la
persona può non rendersi conto di risultare rigida ed
inadeguata; inoltre essi possono alimentare reazioni
negative degli individui vicini, le quali, a loro volta, confermano la
giustezza
delle modalità personologiche messe in atto, creando di
fatto un circolo sempre più chiuso e problematico.
Certe persone nel tempo
possono comunque accorgersi della situazione e se motivate a
migliorare, con l'aiuto di uno specialista, possono
gradualmente limare e smussare certi "spigoli" di
personalità, a tutto beneficio del recupero di salute e benessere psicofisico
generale e/o di eventuali altri problemi o disturbi
concomitanti.
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