La Valeriana è una pianta erbacea
originaria delle regioni fredde a Nord dell'Europa e dell'Asia,
predilige infatti zone fresche, ventilate ed umide come ad
esempio le zone ombrose dei prati ai margini dei boschi. Tale
pianta ha una storia davvero antica, visto che era conosciuta
ed usata come medicamento
già ai tempi dell'antico Egitto. Presenta
fusto eretto, che può raggiungere anche i 100-150 centimetri
di altezza, piccole foglie tondeggianti di colore verde intenso e radici fibrose
ed emananti un odore penetrante, ma dalle quali solitamente si
estraggono i fito-principi attivi (poichè meno degradati in
questa zona). Fiorisce nel periodo primaverile in fiori
bianco-rosa a forma tubolare. Il
significato etimologico
del suo nome deriva dal latino
"valere" cioè "avere forza" o " stare
bene", e fornisce già una certa indicazione sulle
potenzialità medicamentose di questa pianta sugli aspetti
psico-fisici dell'individuo.
Intorno al 1800 fu il medico tedesco Christoph Wilhelm Hufeland a
scoprire le interessanti proprietà
sedative, tranquillanti e
neurotoniche dell'estratto di Valeriana, aprendo di fatto la strada
ad interessanti e funzionali applicazioni sulla sfera
psicologica della persona.
Una
interessante caratteristica della Valeriana è il fatto che i suoi
fito-componenti attivi sono in grado di agire sinergicamente
ed il loro effetto è sedativo e non ipnotico; in tal modo
riesce ad indurre tranquillità, serenità e addormentamento
senza ad esempio provocare
intontimento, pesantezza, sonnolenza o annebbiamento
improvvisi e fastidiosi.
Si
ipotizza che il funzionamento della Valeriana sia spiegabile
sulla base della sua azione
stimolante sul GABA (Acido Gamma-Aminobutirrico), un
neurotrasmettitore regolatore dell'attività neuronale, con i
conseguenti effetti sul sistema nervoso centrale di
agevolazione dello stato di quiete e tranquillità e quindi di
modulazione in positivo di calma e sonno.
Inoltre
altri studi hanno evidenziato nella Valeriana la presenza di Idrossipinoresinolo, sostanza capace di legarsi agli stessi
recettori delle
Benzodiazepine,
che costituiscono la principale tipologia di farmaci
utilizzati nella cura dell'ansia
e dell'insonnia.
Tale
sostanza naturale riesce dunque a ridurre la tensione e l'agitazione
in caso di nervosismo e
sindromi
ansiose e di favorire un riposo ristoratore e privo di
torpore al risveglio in caso di
problematiche
di sonno (riduce
il tempo di addormentamento ed aumenta la qualità e la durata
del sonno stesso). Essa poi non
presenta gli effetti collaterali tipici degli Psicofarmaci come
ad esempio quelli narcotizzanti e/o di
dipendenza
dei
Sonniferi o degli
Ansiolitici.
La
Valeriana possiede dunque un'attività tranquillizzante, ansiolitica e
sedativa sul sistema nervoso centrale, anche se non è ancor oggi chiaro quale
sia il principio attivo a cui sono dovuti tali virtuosi poteri.
A
livello fisiologico l'estratto di Valeriana facilita la
regressione di emicrania,
palpitazioni
tachicardiche,
vertigini psicogene, spasmi e crampi addominali e di ulteriori
problematiche gastro-intestinali di natura psicologica ovvero
psicosomatiche;
risulta benefico anche nei casi di sindrome pre-mestruale,
disturbi mestruali e/o menopausa.
Inoltre
ha effetti benefici sulla parte motoria e cognitiva della persona,
in tal modo i movimenti ritrovano maggiore coordinazione e le
componenti psico-cognitive come concentrazione, attenzione,
ragionamento, memoria, etc. tornano ad essere reattive ed
efficienti.
Altro
aspetto positivo è dato dal fatto che l'estratto di Valeriana
restituisce un cattivo sapore quando
l'individuo che lo ha assunto fuma del
tabacco;
esso quindi può rappresentare anche un valido ed ulteriore aiuto nei casi in cui la persona
sta cercando di smettere di
fumare.
Più
in generale può rappresentare, grazie alle sue proprietà
calmanti, un valido aiuto nei tentativi di disintossicazione o
dismissione da
Psicofarmaci e/o
altre
sostanze
psicoattive.
La
Valeriana non presenta effetti collaterali e può essere assunta sia da bambini
che da anziani; solo l'utilizzo prolungato e a dosi elevate può provocare cefalea,
vertigini, ottundimento ed agitazione.
E'
bene comunque non associare l'uso di Valeriana con quello di
alcol, droghe
sedative, ansiolitici e/o sonniferi, poiché potrebbero essere aumentati gli effetti depressivi di tali
sostanze sia a livello fisico che psicologico; così come è
raccomandabile evitare l'utilizzo durante delicati periodi quali gravidanza e allattamento.
N.B. L'assunzione di sostanze
naturali, che possono risultare un valido aiuto in caso di
leggeri sintomi psicologici, dovrebbe essere consigliata e
seguita da un medico.
Sarebbe
magari ulteriormente utile associare al loro utilizzo un aiuto ed
un
supporto di tipo
psicologico.
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